mercoledì 16 dicembre 2015

LA QUESTIONE GIOVANILE IN ITALIA PESA COME UNA MONTAGNA

LA QUESTIONE GIOVANILE IN ITALIA PESA COME UNA MONTAGNA Leone Montagnini 27 novembre ore 13:31 Solo un cieco non può accorgersi dello stato di disperazione che i nostri giovani, donne e uomini, oggi vivono. E sto parlando di persone che magari già hanno 40 anni. Disoccupati, sottopagati, sottoutilizzati, depressi e persino vilipesi, loro che sono i più colti, quelli che sanno di più. LORO CHE SONO IL NOSTRO FUTURO. I ragazzi di via Panisperna, quando hanno scoperto le proprietà dei neutroni lenti, nel 1934, scoperta per la quale Fermi ottenne il Nobel, avevano 28 anni in media. Bruno Pontecorvo, il "cucciolo" 21 anni. Funzionava allora meglio il sistema educativo, la ricerca e l'impiego dei capitali umani nell'Italia Fascista? Purtroppo, con tutti i suoi difetti, sì!

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